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Comunicato stampa n°1

L’ineffabile saudade di Marco Poeta, allievo di padre Armando
In Italia, anzi, in Europa è l’unico ‘fadista’ non portoghese riconosciuto come tale dai portoghesi stessi; l’unico a saper suonare la ‘guitarra portuguesa’ con un’abilità persino superiore a quella dei massimi virtuosi di questo raro strumento. É l’italiano Marco Poeta, nato, come per predestinazione, proprio a Recanati. Non scrive tuttavia liriche come Giacomo Leopardi. Sa però esprimere con la sua arte quella ‘saudade’ che è nascosta nell’anima portoghese, ma che in fondo è sentimento segreto di tutti i grandi poeti. Saudade non è tristezza né malinconia. E’ l’incantamento indicibile di chi contempla l’infinito del mare e del cielo, la trascendenza del ‘dolce naufragare’ dello spirito. Potrebbe corrispondere allo spleen con cui due secoli fa si indicava un indistinto sentimento scaturito da una ineffabile meditazione interiore.
Marco Poeta è nato per il fado chissà come e chissà per via di quali cromosomi inscritti nel suo Dna. Non ha alle spalle una preparazione accademica. A diciotto anni conosce la bossa nova e se ne appassiona a lungo, collaborando con i più grandi musicisti brasiliani come Caetano Veloso, Chico Boarque, Badem Powell. Entra poi in contatto con Sergio Endrigo, Franco Cerri, Fausto Cigliano e collabora con loro. L’interesse per il fado risale a dieci anni fa. Un colpo di fulmine: l’ascolto casuale di un disco di Amalia Rodrigues. Sarà poi Antonio Chainho ad insegnargli a suonare la chitarra portoghese. Da allora al fado Marco Poeta ha dedicato una intensissima attività in cui ha coinvolto anche molti musicisti e cantanti italiani come Eugenio Finardi, Francesco di Giacomo, Elisa Ridolfi, Lucio Dalla. Porta anche alla ribalta interpreti nuovi come Alice Fabretti, Valentino Mercorelli, Matteo Moretti. E’ ideatore di trasposizioni dall’italiano in portoghese di famose canzoni italiane e riesce a dimostrare come esistano affinità tra la sensibilità musicale dei due paesi. Intende anche trasmettere la sua passione ad altri, fondando a Recanati l’Accademia del Fado che accoglierà anche insegnanti portoghesi.
Ora, dopo tre CD usciti nel 2001, nel 2003 e nel 2005, Marco Poeta ne ha pronto uno nuovo dedicato, appunto, alla ‘Saudade’. L’ha inciso con Massimo Sbaragli, alla chitarra classica – altro strumento di cui lui stesso è un virtuoso - e sarà presentato con il concerto che il 6 marzo sarà dato al Pergolesi in favore della Scuola Magnificat fondata da P. Armando Pierucci a Gerusalemme. A proposito. Padre Pierucci è stato, anni fa, suo insegnante di musica. Nella sua disciplina l’aveva classificato con un ’cinque’. Evidentemente si può essere grandi maestri; non necessariamente anche grandi profeti.
Augusta Franco Cardinali
Pubblicato nel settimanale Voce della Vallesina nel numero 7 del 2009
Foto Anna V. Vincenzoni. Da sinistra Andrea Pieralisi, Marco Poeta e Nicola di Francesco


Comunicato stampa n°2

Teatro Pergolesi; venerdì 6 marzo dieci artisti per la scuola Magnificat
Con la bravura di un giornalista presentatore come Paolo Notari, venerdì saliranno sul placo del teatro Pergolesi una gruppo di artisti amici di padre Armando Pierucci, il frate francescano che a Gerusalemme ha dato vita ad una scuola di musica dove i ragazzi di diverse etnie e religioni convivono in pace fra loro, ma soprattutto imparano a suonare uno strumento musicale, si diplomano e guardano al loro futuro con maggiore speranza.
GLI ONAFIFETTI questi indomiti, inguaribili guerrieri senza età, saranno sul palco con tre inedite scenette che hanno preparato per l’occasione. Gli Onafifetti solitamente “pizzicano” politici locali e nazionali, personaggi degni di cronaca da cabaret; vedremo a chi toccherà questa volta
MARCO POETA non ama molto parlare di se; ma da quando ha ritrovato sulla sua strada il frate che da giovane gli ha insegnato a suonare, non lascia passare alcuna occasione per offrire il suo apporto con una musica cruda, a volte però anche melodiosa, come sa essere il fado portoghese e la sua chitarra magica. Accanto a lui una voce possente come quella di Alessandra Losacco.
LINDA è una giovane cantante marchigiana con un timbro squillante che esce dalle sue ugole d’oro, balzata alla ribalta nazionale del mondo canzonettistico dopo il suo exploit a San Remo nel 2004. Era in tournee e non si è potuta esimere dall’invito rivoltole da Poeta.
TIZIANA SANTARELLI è un soprano dalla voce melodiosa che fa parte di un gruppo di giovani artiste anconetane del Nino Rota Ensemble. Canterà arie celebri di films delle più belle stagioni artistiche internazionali degli anni 80-90
CORRADO OLMI invece riproporrà una scenetta in dialetto jesino tratta da il volume scritto da Martin Calandra un grande personaggio che pochi conoscono a Jesi, ma che è stato un memorabile osservatore della vita quotidiana di Jesi e dei suoi personaggi, scrivendo poi su di essi pagine indimenticabili.
CHIARA RAGGI è una giovane cantautrice riminese che sta partecipando in questo momento alle selezioni di Musicultura 2009 a Recanati. Si esibisce con un paio di suoi amici strumentisti ed ha una visione del bel canto italiano molto particolare.

Infine VERONIKA TONKONOGOV E SANDRINE AMER due giovani cantanti del coro Magnificat di Gerusalemme che saranno accompagnate al pianoforte da padre Armando Pierucci. Due giovani che rappresentano una il mondo palestinese e l’altra il mondo israeliano, a dimostrazione che se si vuole, si può vivere in pace, lavorare, studiare ed imparare a contribuire a dare una immagine del proprio Paese che non è solo quello della guerra.
Tutto questo variegato mondo artistico sarà gestito sul palco da un grande giornalista-presentatore come Paolo Notari, aiutato sapientemente dalla regia di un art director del premio Vallesina come Giuliano De Minicis.
Marzo 2009


Comunicato stampa n°3

Premio Vallesina: la musica e l’educazione alla pace. Una parata di stelle per Magnificat
In tanti la sera del 6 marzo 2009 si sono riuniti con affetto al Pergolesi attorno a Padre Armando Pierucci: numerosi, noti e validissimi artisti, quasi tutti marchigiani, che con slancio hanno offerto la loro disponibilità per sostenere il progetto ‘Magnificat’ e molti amici, venuti anche da lontano o nemmeno conosciuti da P. Armando, ma convinti della validità della sua iniziativa e di quanto, grazie alla musica, egli si è proposto di realizzare.
Si è assistito ad uno spettacolo diversamente sfaccettato, dove la parola si è alternata alla musica e al canto, il sorriso alla commozione. Sono passate ripetutamente sullo schermo le immagini della Scuola Musicale di Gerusalemme; ancora in costruzione, ancora con le mura non intonacate e le stanze stipate alla rinfusa di mobili, sedie, pianoforti, scatoloni colmi di partiture. C’è veramente ancora molto da fare laggiù, ma non importa. La Scuola Magnificat già da tempo è attiva. Sono 210 oggi gli allievi. Si sono iscritti per una quota annua di 400 dollari, che è versata tuttavia solo da chi può permetterselo. E le adesioni aumentano di giorno in giorno, ha soggiunto P. Pierucci, tanto che non è più possibile ormai accoglierle tutte: occorre mettersi in lista d’attesa. I bambini e i giovani hanno intanto imparato a cantare, a suonare strumenti diversi, a stare insieme ‘nel mondo delle armonie’; in pace, finalmente, e a sorridere. Certo la musica può favorire una vera convivenza civile, forse più di qualsiasi altra arte. E’ straordinario in effetti il suo valore, il suo significato simbolico. Come avviene per gli uomini, ogni strumento ha particolari caratteristiche espressive, ognuno il suo temperamento; ma se strumenti diversi concordemente si parlano, dialogano, si rapportano, si accordano con il canto, ad essere prefigurato è un universo di armonia cosmica; una società ideale tuttavia realizzabile a prezzo di un impegno e di un confronto costanti, di un’attenzione consapevole, di buona volontà, di ‘volontà di bene’.
Palestinesi, arabi, ebrei, cattolici, ortodossi si incontrano oggi nella scuola di P. Armando Pierucci: ognuno con la sua storia, il suo bagaglio di tradizioni, di esperienze personali di dolore, di gioia, di sofferenza; ognuno anche con la sua fede religiosa. Non importa; la musica è il grande mare che lambisce tutte le coste, il cielo che sovrasta tutte le terre. Alcuni allievi sono ormai avanti negli studi. Due di loro si stanno facendo particolarmente onore: frequentano già in Italia, sostenuti da due masters, dei corsi presso conservatori; l’uno di organo, l’altro di pianoforte.
Che lingua si parla nella Scuola Magnificat? Tutte e nessuna. La musica riesce, più di un esperanto, a realizzare corrispondenze e a far intendere maestri ed allievi che magari ignorano completamente la lingua gli uni degli altri. Effettivamente eccezionale è il potere della musica.
Augusta Franco Cardinali


Comunicato stampa n°4

Il Premio Vallesina scrive agli emigrati
Oltre 4.500 lettere sono state inviate dall’associazione “Premio Vallesina” onlus ad altrettanti nostri concittadini che vivono in ogni parte del Mondo con i loro familiari per motivi di lavoro. Si è concluso così un lungo impegno dell’organizzazione dell’associazione, durato oltre due anni. Scopo dell’iniziativa portare a conoscenza di tutti l’esistenza dell’associazione “Premio Vallesina”, delle sue finalità sociali e di quanto è stato fatto fino ad oggi per premiare i nostri concittadini. Segnalando loro il sito www.premiovallesina.org e i nomi dei personaggi premiati. Ma soprattutto inviando a tutti una scheda per invitare a ritornare il loro curriculum qualora la loro attività professionale o il loro impegno in altri settori abbia raggiunto posizioni di prestigio. Le risposte stanno arrivando, soprattutto dall’Argentina, paese verso il quale sono andate la gran parte delle lettere spedite. Ma sono arrivate anche dalla Francia, dalla Svizzera, dal Brasile, dal Belgio. Ed i curriculum che molti hanno spedito sono di grande rilevanza. Per cui questi andranno ad arricchire il già notevole book di schede che i Commissari avranno a disposizione e dalle quali dovranno uscire i vincitori della quinta edizione. Ma sono arrivate anche lettere di grande affetto e nostalgia verso la nostra Terra, verso la Madre Patria che non hanno mai dimenticato.

Aprile 2009

Comunicato stampa n°5

Alcune lettere arrivate al Premio Vallesina dagli emigrati
4500 lettere sono state spedite dall’associazione “Premio Vallesina” agli emigranti dei centri della Vallata che vivono in varie parti del mondo. Per elaborare questo indirizzario ci sono voluti due anni e mezzo e questa iniziativa era volta a far conoscere il sito del “Premio” e a chiedere, a tutti coloro che ne avessero i requisiti, di inviare il curriculum per partecipare all’assegnazione del prestigioso riconoscimento ai nostri concittadini che si sono fatti onore, con le loro professioni, nel mondo.
Sono arrivati alla segreteria del “Premio Vallesina” diversi curriculum, ma anche lettere di connazionali piene di affetto, di sentimenti verso la loro terra e i loro avi. Ne proponiamo alcune

Da Rosario
Ciao Nicola (ndr: il segretario dell’associazione “Premio Vallesina”) mi fa molto piacere aver ricevuto vostre notizie. L’anno scorso mi hanno concesso la cittadinanza italiana in quanto mio nonno (Adriano Rossetti) è nato a Cupramontana. Sono laureata in contabilità nazionale pubblica; ho 37 anni ed attualmente lavoro in una banca chiamata Nuevo Banco de Santa Fe sa. Domani ti invierò il mio curriculum. Quest’anno ho iniziato a studiare l’italiano. Saluti
Lorena Rosetti - Rosario (Argentina)
Da Lugano
Ringrazio vivamente l’associazione Premio Vallesina per avermi scritto. É un grande onore che mi fate. Sono nata a Lugano e dopo essermi diplomata in ragioneria ho lavorato fino alla pensione in una grande banca di città. Mio papà è nato a Morro D’Alba (dove ho ancora i cugini) e, giovanissimo, è espatriato qui a Lugano dove ha formato una famiglia molto stimata. Questa è la mia vita, ma pur essendo all’estero amo molto la mia Nazione italiana. Grazie ancora ed auguro lunga vita all’associazione.
Ada Morresi - Lugano (Svizzera)


Da Santa Fe
Nicola, non c’è giorno che non ricordo la serata del Premio Vallesina del 2008 e mi dispiace non aver portato mia figlia… ricordo tutto, neanche il caldo di Jesi dimenticherò… qui abbiamo 40 gradi… lavoro moltissimo. Mia figlia ritornerebbe una volta l’anno. Io due, mio marito vuole andare un’altra volta e mio figlio vuole, però non può… così che quelle più pericolose siamo le donne. Se il ragazzo di Paula (ndr: la figlia) dovrà andare per una gara di nuoto quest’anno a Londra sicuramente lei farà un giro per l’Italia; vediamo cosa succede. Dove ha molti amici veri, con quelli oggi quando parlano le brillano gli occhi… anche con la sua cugina sembra meglio che sorelle. Vedi l’idea ce l’abbiamo e te come stai? Salutami tutti quelli che ho conosciuto.
Estela (Argentina)

p.s. Estela Gherardi è la prima donna che è stata premiata dal Premio Vallesina nell’edizione dell’anno 2008 a Cupramontana . I nonni di Estela sono partiti da Jesi nel lontano 1921 dalla contrada Montecappone ed hanno costruito una fabbrica di attrezzi agricoli che oggi ha 440 dipendenti.


Da Hermes
Mi chiamo Manuela Ludovico ed abito ad Hermes in Francia. Sono nata nel 1956 a Moie di Maiolati, titolo di studio “brevet technicien superieur assistante de direction” non conosco la corrispondenza in italiano. Sono impiegata in una ditta che fa della gestione di abbonamenti, riviste e televisione, abbiamo anche la Mondadori come cliente. Mio padre venendo in Francia negli anni 60 e da parrucchiere ha cominciato a scaricare sacchi di cemento per diventare capo reparto, lui avrebbe meritato un premio visto che ha portato via sua moglie e me (avevo solo 4 anni) lasciando mio fratello di 16 anni ed uno zio per finire gli studi. Lui aveva aperto il chiosco di Moie che ora non esiste più mi dicono, ma ha lasciato tutto al suo più giovane fratello Antonio (abita sempre a Moie) perché la vita era tanto difficile e non potevano vivere in due famiglie con quello che si guadagnavano con il chiosco ed il salone. Mio padre era corrisponde per un giornale – non so più quale – e quando sono nata la foto è apparsa nel giornale. E poi la vita ha fatto che ha venduto (se si può dire vendere) tutto a suo fratello rimasto in Italia. Forse era anche un pochetino di avventura per lui, ma a mia madre è mancata sempre l’Italia e la sua famiglia e poi la sua vita non è stata così felice anche se aveva tutto e se venivamo quasi tutti gli anni in Italia. I miei genitori non sono più ed anche nella morte sono lontani dall’Italia. Ora io sono quasi più francese che italiana anche se vengo spesso a Jesi o alle Moie dove sono rimasti zii, zie, cugine e anche se la mia cittadinanza è sempre “italiana”. La mia ortografia non è tanto bella in italiano, mi dispiace, spero che non ci sono troppi sbagli. Allora ecco qua la mia reduziosissima la mia storia….forse risponderete a questa mail…
Comunque grazie di aver pensato ai cittadini residenti all’estero. Un caro saluto.
Manuela - Hermes (Francia)


Da Cordoba
Io sono Sarnari Gentile in Marabini e chi scrive è Nelida Marabini che è mia madre e vive con me perché è molto malata allo stomaco, ha 98 anni e non può fare niente, è pensionata. Mia madre arrivò in Argentina nell’anno 1931 da Filottrano e io ho attraversato il mare nella pancia di mia madre, così che mi sento propriamente italiana. Sempre lei e mio padre si sono dedicati al commercio, però non è andato bene tutto, così hanno lavorato da sempre. Io che sono la figlia maggiore la guido e sta sempre con me. Ho due fratelli morti e una sorella che vive a 75 chilometri, anche abbiamo tutti i parenti che vivono in Osimo, si chiama Artemio Sarnari, sarebbe nipote de mia madre e ci parliamo per telefono e anche per computer. Io amo tanto la mia Italia sono andata parecchie volte a imparare italiano però i problemi per la situazione economica sono tante che ho dovuto lasciare; però il Signore mi ha aiuterà per finire lo studio. Voglio fare sapere e ringraziare la vostra attenzione e vi chiedo qualcosa mi facciano sapere per e mia madre è stato allegria avere avuto esta notizia. Tanti buoni auguri e saluti tanti de mia madre Gentile Sarnari per tutta la organizzazione de questo Premio Vallesina. Tanti gratitudine e riconoscenza per questa organizzazione, che farà bene a tanta gente.
Un caro saluto di Gentile Sarnari in Marabini e la che scrive, sua figlia Nelida Marabini
Tante grazie e chiedo scusa per se non ho scritto bene. Ho fatto sei mesi del primo anno di scuola.
Che il Signore vi benedica a tutti.
Gentile Marabini (è la firma di mia madre). Cordoba (Argentina)

Thionville
Sono Enrico Mondavi da Castelplanio. Ho frequentato fino alla terza elementare nato il 14.7.1928
Mondavi Enrico Thionville (Francia)


Mendoza
Consone: Mancinelli in Renzi
Nome Giuseppa
Sezione Belvedere Ostrense
Nata 11 de mayo il 1935
Titolo di studio: primario incompleto
Incarico attuale: ama de casa
Tupungato Mendoza

Da Rosario
Signor Nicola, mi fa molto piacere ricevere sue notizie. Ha ragione non ho ancora tempo per aggiornare
mio curriculum, ma in realtà sono stata molto occupata per preparare un esame che devo sostenere. L’anno scorso ho studiato per diventare “incaricata dell’automotore” che è quello che generalmente viene chiamato gestoria del automotor, gestione pratiche automotori e sabato scorso ho sostenuto l’esame che grazie a Dio… è andato bene, così che adesso sono in attesa che mi consegnino la matricola corrispondente per poter esercitare anche questa professione. Mi risulta abbastanza difficile studiare ora perché ho due figli (Milagros 5 anni e Juan Cruz 4 anni) che mi richiedono molto tempo. Fra alcuni giorni mi prendo delle ferie per occuparmi di alcune faccende che ho lasciato in sospeso, fra cui l’invio del curriculum. Vorrei conoscere qualcosa di più su Cupramontana, le sarebbe possibile inviarmi delle foto? Mi racconti della zona, com’è? Con mio marito avremo un forte desiderio di fare un viaggio in Italia e penso che lo faremo in un futuro non molto lontano. Io sono cittadina italiana come mio nonno di Cupramontana.
Flia Olivero

Giugno 2009


Comunicato stampa n°6

Passaggio al Rotary club di Jesi: da Ricci a Morosetti

Passaggio di consegne ai vertici del Rotary club di Jesi. Nei giorni scorsi, all’hotel Federico II, il dott. Maurizo Ricci ha passato il testimone all’ingegnere Paolo Morosetti, jesino, 55 anni. Un anno, quello del mandato di Maurizio Ricci, ricco di soddisfazioni e progetti, i quali – garantisce il neopresidente – saranno portati a termine con lo stesso entusiasmo di sempre. Volontario in Kenya, l’ing. Morosetti ha particolarmente a cuore le difficili condizioni in cui versano le popolazioni dei paesi africani e si impegnerà perché sui temi africani ci sia maggiore informazione. Inoltre promette sostegno al Premio Vallesina che si sta spendendo per la costruzione, a Gerusalemme, della nuova sede del Magnificat, la scuola musicale interetnica fondata e diretta da padre Armando Pierucci. Durante la serata, il Rotary club di Jesi ha premiato tre giovani neolaureati: Emilio Feliciotti, laureato in medicina; l’ingegnere meccanico Lorenzo Mazzarini, e Laura Malatini, operatore giuridico d’impresa. A tutti il presidente uscente ha augurato di dare molto, con la loro professione, al territorio della Vallesina. Il nuovo consiglio che affiancherà Paolo Morosetti è composta dal vicepresidente Federico Tardioli, dal segretario Carlo Bellagamba, dal tesoriere Pietro Renzi, da Gabrio Filonzi, Paolo Crognaletti, Massimo Mariani, Paola Duca, Marcello Magagnini. A breve si riuniranno per definire il programma dettagliato delle prossime iniziative.

Luglio 2009


Comunicato stampa n°7

Al Premio Vallesina le notizie sui lavori

Le prime notizie positive sull’avvio dei lavori per la costruzione della nuova scuola Magnificat a Gerusalemme sono finalmente arrivate e forse sta cominciando ad avverarsi il sogno sul quale tre anni or sono l’associazione Premio Vallesina ha costruito il suo progetto di sostegno all’iniziativa di padre Armando Pierucci per i suoi 200 ragazzi a Gerusalemme. Ecco il testo del messaggio arrivato alla segreteria del Premio.

«Comunichiamo che entro il mese di novembre 2009 apriremo finalmente il cantiere della nuova area vicino a Porta Nuova (ex area Siniora) per il nuovo progetto, che indicativamente chiameremo “New Gate Project”, nonostante sia probabile che per quella data il nuovo pezzo di terreno non sarà definitivamente acquisito. Comunque, a novembre inizieremo con lavori di sondaggio del terreno, ulteriore pulizia dell’area, consolidamento delle strutture storiche esistenti, scavi archeologici. Entro qualche giorno dovremmo avere dei preventivi per ognuno di tali lavori. Naturalmente i lavori di scavo archeologico potranno variare, in funzione del tipo di risultati che avremo dai sondaggi (speriamo che sotto non vi siano cose troppo importanti...). Vi terremo informati dello svolgimento dei lavori e dei risultati della loro esecuzione»

Ottobre 2009


Comunicato stampa n°8

Legambiente e Premio Vallesina per la Bielorussia


Attraverso l'associazione Legambiente Jesi Circolo “Azzaruolo”, il Premio Vallesina ha donato un’ambulanza con apparecchiature mediche a bordo che più volte ha risolto positivamente i molteplici casi d'emergenza del vasto territorio di Vetka, in Bielorussia. Inoltre è stato donato un endoscopio attraverso il quale i pazienti sono analizzati con più precisione e con interventi meno invasivi.
Sono nati anche interscambi formativi di altissimo livello, con la presenza a Vetka del dr. Franco Iantosca che ha operato in collaborazione con lo staff medico di Vetka.

Ottobre 2009


Comunicato stampa n°9

Fabriano: l’opera di padre Armando Pierucci il 1° novembre in Cattedrale


Padre Armando Pierucci fondatore della scuola Magnificat di Gerusalemme, grande opera di pace nella martoriata Gerusalemme, torna nelle Marche per incontrare le tante persone che collaborano ai suoi progetti in Terra Santa e per presentare la sua ultima opera musicale “La terra dei fioretti“ cantata per coro: l'Ensamble 87, organo, oboe e tromba, a Fabriano, il 1° novembre, alle ore 17,30 in Cattedrale.
Parliamo dei Fioretti di San Francesco, musicati ed ambientati nelle Marche, trasformati in musica da Padre Armando Pierucci. Nato a Moie di Maiolati Spontini nel 1935, da piccolissimo si è trasferito con la famiglia a Sassoferrato. Entrato da bambino in convento, si appassiona subito alla musica. Frate della famiglia dei Frati Minori, è diplomato in Canto gregoriano al Pontificio Istituto di musica sacra di Roma, è diplomato in pianoforte e musica corale al conservatorio di Napoli e in organo al Conservatorio di Pesaro dove poi ha insegnato prima solfeggio e poi organo. Attualmente è organista della Basilica del Santo Sepolcro a Gerusalemme e dirige la Scuola Magnificat da lui fondata nel 1995 e sostenuta dalla Custodia Francescana di Terra Santa.

Ottobre 2009


Comunicato stampa n°10

Padre Armando è nelle Marche dopo la tournee in Svizzera a Lombardia

Dopo le fatiche di settembre di padre Armando Pierucci che ha accompagnato i cori giovanile ed adulto della sua scuola Magnificat in sei spettacoli in Svizzera e in Lombardia, il francescano ora è a Fabriano per partecipare alla presentazione della sua opera “La Terra dei Fioretti” in alcune città. Sarà anche ad alcune iniziative che l’associazione “Premio Vallesina” ha programmato per continuare nella raccolta di fondi a favore della costruenda sua nuova scuola Magnificat a Gerusalemme. Sabato scorso padre Armando è stato a Corinaldo dove il comune, insieme all’associazione jesina, ha organizzato un’asta per la vendita di foto partecipanti al concorso nazionale Carafoni del 2008.

Ottobre 2009


Comunicato stampa n°11

Premio Vallesina per il Magnificat con un ‘asta benefica
48 quadri donati da pittori italiani, francesi, tedeschi, spagnoli grazie all’impegno del prof. Armando Ginesi, non solo per l’amicizia che lo lega a padre Armando Pierucci e al suo progetto ma anche al “Premio Vallesina”. L’esposizione, fino al 21 novembre al Federico II, permetterà di ammirare “pezzi” anche di grande pregio come quelli del pittore tedesco Klaus Staudt, dei pittori spagnoli Josè Guevara e Antoni Mirò, del pittore francese Philipp Artias, oltre agli italiani Bruno d’Arcevia, Erika Calesini e le sue famose biciclette, Edgardo Mannucci, Mauro Capitani, Maurizio Romani, Nazzareno Rocchetti, Nicola Rossini, Marisa Settembrini, dello scultore Massimo Ippoliti con la sua opera “Verso la vittoria”. La mostra rientra nelle iniziative che il Premio Vallesina sta promuovendo a favore della pace, della integrazione culturale e della scuola Magnificat a Gersualemme ed ha il sostegno della Provincia di Ancona, nell’ambito del progetto Cohabitat.

Ottobre 2009


Comunicato stampa n°12

Serata per la raccolta fondi a favore della Scuola di musica Magnificat
É in programma sabato 21 novembre alle ore 17 presso l’hotel Federico II di Jesi un’asta benefica di 50 quadri offerti gratuitamente da importanti pittori italiani, francesi, spagnoli e tedeschi ed organizzata dall’associazione “Premio Vallesina onlus” in collaborazione con alcune associazioni cittadine.
L’associazione, con questa asta benefica, intende raccogliere fondi per donare alla scuola di musica Magnificat che si trova a Gerusalemme una sede degna di una scuola, poiché l’attuale è situata in un sottoscala di un vecchio brefotrofio al centro della città. La scuola Magnificat è stata ideata ed è diretta da 15 anni dal frate francescano, originario di Moie, padre Armando Pierucci. Il francescano, 15 anni or sono, ha abbandonato la sua attività di professore al conservatorio di Pesaro per dedicarsi a 200 ragazzi fra palestinesi, ebrei, musulmani, cristiani ed insegnare due cose fondamentali: vivere in pace fra loro ed insegnare a suonare uno strumento musicale, per poi prendere un diploma o laurearsi presso un conservatorio italiano. La fatica di padre Pierucci è riuscita in pieno; ma ha bisogno di questa nuova scuola. Il “Premio Vallesina” ha accolto il grido del frate francescano e si sta impegnando da tre anni per raccogliere fondi a sostegno della costruzione. Questa asta benefica è realizzata grazie al fattivo contributo del critico d’arte prof. Armando Ginesi, amico del frate francescano e che si è rivolto a molti pittori suoi amici che hanno risposto all’appello. Battitori d’asta d’eccezione saranno “Gli Onafifetti”, un trio cabarettistico jesino da oltre 40 anni sulle scene italiane e straniere.

Novembre 2009

Presto on-line