Premiati

Riggio Daniele

Premio per il Sociale all’avvocato Daniele Riggio per la sua brillante carriera diplomatica nella Nato che lo ha portato a svolgere delicate operazioni di peace-keeping, assistenza umanitaria e monitoraggio elettorale in tanti Paesi in cui i processi di democrazia sono ancora agli albori. Una professionalità riconosciuta dai maggiori organismi internazionali e una prontezza decisionale apprezzata dalle tante persone incontrate nel suo percorso lavorativo, svolto sempre con coscienza e con profonda umanità.

Sezione: Attività sociali

Cognome RIGGIO Nome DANIELE
Nato a Jesi il 27-12-1968
Titolo di studio: laurea in Giurisprudenza presso l’Università di Bologna (1993), master in relazioni internazionali presso la Fletcher School of Law and Diplomacy, Medford, Boston, Massachussets, Stati Uniti (2000). Ha conseguito il titolo di avvocato nel novembre 1998
Email: riggio.daniele@hq.nato.int; danieleriggio@hotmail.com
Incarico attuale: responsabile per le relazioni esterne con  l’Afghanistan, le repubbliche Centro Asiatiche, l’Iraq e la Mongolia presso la divisione della diplomazia pubblica del Segretariato Internazionale NATO al quartiere generale della NATO a Bruxelles, Belgio


Curriculum

Nel 1991, durante il corso di laurea in Giurisprudenza all’Università di, Bologna Daniele ottiene una borsa di studio Erasmus l’Università di Salamanca in Spagna. Presso l’Università iberica, supera gli esami di diritto penale spagnolo e diritto amministrativo spagnolo. Rientrato a Bologna frequenta, nell’ultimo anno del corso di laurea, come uditore, un corso di preparazione alla carriera diplomatica e alle funzioni internazionali presso la facoltà di Scienze Politiche dell’Università di Bologna.
Nel periodo ottobre 1993-marzo 1994, completa il corso di cadetto per il conseguimento del grado di sottotenente dell’Esercito Italiano presso la scuola di Fanteria per Cadetti Ufficiali di Cesano (Roma). Promosso sottotenente, presta servizio, dal marzo 1994 al gennaio 1995, come ricercatore e analista sulle problematiche mediorientali e islamiche al centro militare di studi strategici dello Stato Maggiore della Difesa a Roma. Nell’autunno 1995 è a Pisa alla scuola superiore Sant'Anna per un corso di formazione di personale civile, impiegabile in operazioni di peace-keeping, assistenza umanitaria e monitoraggio elettorale. Inizia, dopo il corso, la sua attività professionale.

Dalla fine del 1995 e per buona parte del 1996, lavora come ricercatore presso lo United Nations Disarmanent Institute (ufficio delle Nazioni Unite sul disarmo) di Ginevra. Nell’agosto di quell’anno viene chiamato dal Ministero degli Affari Esteri come supervisore internazionale per le elezioni generali in Bosnia ed Herzegovina, per conto dell’Organizzazione per la Sicurezza e Cooperazione in Europa (OSCE). Ad ottobre va a Tirana in Albania per una missione di supervisione elettorale italiana in occasione delle elezioni politiche albanesi. Ad aprile dell’anno successivo è nello Yemen, sempre in missione di monitoraggio elettorale ed ancora a Durazzo in Albania e a Sarajevo per altri compiti di monitoraggio elettorale per conto dell’OSCE, rispettivamente in Albania e Bosnia ed Herzegovina.

Si ferma a Roma per due mesi - febbraio/marzo 1998 - presso l’ufficio dell'Alto Commissariato per i rifugiati dell’Onu e poi riparte per Odessa (Ucraina), nuovamente per una missione di monitoraggio elettorale per l’Osce, a cui fa seguito un periodo di sei mesi in Croazia per monitorare, sempre per conto dell’OSCE, le fasi di registrazione e di voto di cittadini bosniaci residenti in Croazia per le elezioni generali bosniache dell’ottobre 1998.

Conseguito un master in relazioni internazionali presso la Fletcher School of Law and Diplomacy negli Stati Uniti, nel 2000 Daniele viene chiamato dalle Nazioni Unite a prendere parte alla missione speciale dell’ONU in Afghanistan. In quelle zone si occupa di creare e mantenere canali di comunicazione e dialogo tra le Nazioni Unite e personalità politiche sia dell’allora Alleanza del Nord sia dell’Emirato Islamico in Afghanistan guidato dai Talebani. Si occupa altresì di redigere rapporti sulle dinamiche nazionali politiche nonché sulle prospettive di sviluppo e consolidamento della società civile e dei diritti umani.

Finita la sua esperienza in Afghanistan, Daniele viene assunto come ricercatore su problematiche relative all'Afghanistan, Caucaso, Asia Centrale e terrorismo presso l’ufficio del consigliere speciale del Segretario Generale della NATO per l’Europa Centrale ed Orientale presso il quartiere generale della NATO a Bruxelles. Dopo sei mesi, viene assunto presso la divisione generale della diplomazia pubblica del segretariato internazionale della NATO  dove si occupa di relazioni esterne e programmi informativi con l’Italia, l’Afghanistan, e più avanti anche con la Romania, le tre Repubbliche baltiche e il Pakistan. Nel periodo 2003-2004 è di nuovo in Afghanistan per conto della NATO, come consigliere politico prima del comandante della International Security Assistance Force in Afghanistan (ISAF) a guida NATO, poi dell’Alto Rappresentante Civile della NATO per l’Afghanistan. Si occupa e redige rapporti per il segretariato internazionale della NATO sui vari aspetti di natura politico-militare relativi all’impegno della NATO a supporto del processo di stabilizzazione afghano. Nell’espletamento delle sue funzioni, mantiene contatti con rappresentanti del governo afghano, delle Nazioni Unite, dell’Unione Europea, del corpo diplomatico e del mondo delle Organizzazioni non governative.

Nel periodo ottobre-dicembre 2005 è in Pakistan in qualità di consigliere politico del comandante NATO della missione di assistenza umanitaria e come consigliere politico dell’Alto Rappresentante Civile della NATO in Pakistan, all’indomani del terremoto in Kashmir. Nel periodo agosto 2008-fine ottobre 2009 è in Afghanistan sempre come consigliere politico presso l’ufficio dell’alto rappresentante civile della NATO. Dal novembre 2009 si trova di nuovo presso la divisione della diplomazia pubblica del segretariato internazionale della NATO al quartiere generale della NATO a Bruxelles, dove si occupa di relazioni esterne e programmi informativi con l’Afghanistan, le Repubbliche Centro Asiatiche, l’Iraq e la Mongolia. In questa veste svolge briefing e presentazioni sui vari dossier dell’Alleanza Atlantica a gruppi di visitatori del quartiere generale della NATO a Bruxelles e rappresenta l’Organizzazione stessa in convegni e conferenze internazionali su problematiche di sicurezza euro-atlantica aventi luogo nei Paesi membri dell’Alleanza Atlantica e nei Paesi partner della stessa.

Presto on-line